Monday, August 28, 2006

Rovigo Mesola Comacchio e anguilla














Sull'onda dell'articolo di Due Ruote di Settembre, che parla di Comacchio (partendo da Bologna) mi sono sentito un po' un cagnaccio ad abitarci vicino, a esserci passato a fianco molte volte e non essermi mai fermato.

Io e il mio Dodo allora, con la Brevina, abbiamo preso su e siamo partiti per una gitarella "rimantica".

La roadMap, nella mia testa, era quella di fare l'argine del Po (parte di Rovigo) fino a Papozze, prendere il traghettino turistico, che porta al paese di Berra (FE) e da li seguire la destra Po, sino ad arrivare al borghetto di Mesola. Quindi pausa relax e arrivo a Comacchio.

Il giro però è traballato subito un pochino. Partiamo da Rovigo, passiamo per la zona industriale, quindi Pontecchio, Guarda Veneta e via sull'argine del Po: che meraviglia, era tutto perfetto: niente vento, 26° gradi, poca umidità e aria pulita dal temporalone della notte precedente.

Dopo poco arriviamo a Crespino dove hanno deciso di rendere la strada dell'argine pista ciclabile: non c'era un'anima. Il problema è che la strada l'hanno sbarrata: bisogna entrare in paese, girare attorno al centro e poi ritornare sulle banche: è ancora pista ciclabile ma voglio dire... proprio una idea geniale!
Sorvoliamo. Passiamo Villanova Marchesana e arriviamo a Papozze ma il traghetto non c'è più... (e due buchi nella road).

Un po' innervosito rompo il sigillo dei 60 kmh, giù la visiera e come un mulo fingo di non vedere il ponte di Bottrighe, che porta sul ferrarese. Arrivo dunque a Portoviro (RO), ricchissimo e primo centro del basso polesine rodigino, per bere un caffè anti pitona della precedente sera.

Un po' amareggiato mi vedo costretto a prendere la maledetta Romea, strada infamissima, ma che nel primo tratto rodigino-ferrarese è ancora accettabile: dopo è un vero rally.

Passiamo i rami veneti del Po, provincia di Ferrara, e al primo cartello Mesola (FE) mi butto dentro per visitare il bellissimo e stra romantico borgo.
Anche qui la fantastica idea dell'amministrazione di chiudere ogni strada al traffico: direzione obbligatoria = tornare in Romea :(

E via ancora per la stradaccia, direzione Codigoro. Ingresso in Codigoro con le strade deserte (Dodo disse che hanno tirato l'atoimca). Una meraviglia dolci curve desolate, la moto in V marcia ai 60 kmh... no metà no fretta no impegni no qualcuno da aspettare o seguire.

Giro giretto finalmente si arriva nella splendida Comacchio (FE), una città incantevole tra canali ponti e personaggi tipici che è ben descritta su motonline.com
Aggiungo che Comacchio è il paradiso dell'anguilla: anguilla marinata o anguilla alla brace, fanno pure le piadine!
C'era poi un locale che vendeva birra di castagne toscane e birra del Quebec da meditazione (???): tipico!

Ritorno tranquillo, direzione Ferrara, ingresso in super strada (Ferrara - Porto Garibaldi) a qualsiasi altezza volete (direzione Ferrara) e uscita a Rovereto con un obiettivo...

Final di Rero (FE) e Gradizza: eccoci sono alla Scaramouche, alla birreria di due mie amici da una vita che ci offrono pure un paio di birrini freschi a testa.2 4 e 8 chiacchiere e riprendiamo il via verso Copparo (FE), Ro Ferrarese (ponte di confine) e Polesella (RO).

Passato Bosaro (RO), al 45° parallelo, prendiamo l'argine del canal Bianco, che ci porta in bocca a Borsea (RO) e quindi a casa.

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